Le influenze che ci accendono
- Simone Marchetti
- 24 lug 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Dove si trovano le persone stimolanti? Quelle che, anche solo parlandoci, ti fanno venire voglia di alzarti in piedi e costruire qualcosa. Quelle che ti tirano su, anche quando non dicono nulla di motivazionale. Ti basta guardarle vivere per sentirti più sveglio.
C’è un detto che gira spesso: "Siamo la media delle cinque persone che frequentiamo di più." È diventato quasi uno slogan, eppure funziona. Funziona perché è vero. Come il vecchio proverbio: “Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare.”
Se guardi con attenzione, è evidente. C’è quel gruppo che studia insieme, lavora insieme, si confronta. Magari non sono tutti brillanti, ma insieme si muovono, avanzano, crescono. Poi ci sono altri, che si trascinano tra aperitivi e chiacchiere, e restano lì, fermi, come se il tempo non li riguardasse.
Io queste dinamiche le vedo in azione, nitide, durante i momenti passati tra startup, acceleratori, incontri con investitori e imprenditori e qualsiasi figura concreta, che porta risultati. Gente che ti sbatte in faccia la realtà, senza zucchero. In quei contesti capisci cosa vuol dire davvero circondarsi di persone che ti stimolano. Perché lì, nessuno ti spinge. Sei tu che devi decidere se stare al passo o restare indietro.
Ma soprattutto, inizi a vedere come le scelte quotidiane – minuscole, ripetute, apparentemente irrilevanti – modellano le traiettorie delle persone. Chi frequenta chi. Chi ascolta chi. Chi segue cosa. È lì che si costruisce (o si sgretola) il futuro.
E qui entra in gioco una riflessione che mi accompagna spesso: l’influenza umana.
Parlo di influenza, non solo di compagnia. Perché oggi, con i social, siamo esposti a un flusso costante di stimoli, anche quando siamo soli. Il concetto di “frequentare” qualcuno non si limita più al caffè preso insieme: lo estendiamo a ciò che guardiamo, ascoltiamo, leggiamo.
Se ogni giorno passi mezz’ora a sentire discorsi vuoti, polemiche sterili o ostentazioni fine a sé stesse, quelli diventano gli input che dai alla tua mente. E gli input che ricevi... formano i pensieri che farai. E i pensieri che farai, formeranno le azioni che prenderai.
Ecco perché è fondamentale scegliere le proprie influenze.
E no, non è sempre facile. Magari ti trovi in un ambiente dove nessuno ti stimola davvero. Hai amici che ti vogliono bene, sì, ma che vivono in un loop che non ti appartiene più. Tagliarli fuori ti farebbe sentire solo, e forse nemmeno lo vuoi. È umano.
Ma se non puoi cambiare il contesto fisico, puoi comunque lavorare sul tuo contesto mentale.
Internet può diventare il tuo nuovo tavolo da cena. Segui chi ti accende. Segui chi ti sprona, chi incarna ciò che aspiri a diventare. Che sia un imprenditore, un atleta, un artista o un pensatore, non importa. L’importante è che ogni volta che ti capita un loro contenuto, qualcosa dentro di te si muova.
Allo stesso tempo, fai pulizia.
Togli chi ti spegne.
Togli chi ti distrae.
Togli chi ti fa sentire meno senza ragione.
Perché sì, alla fine dei giochi, diventiamo ciò che pensiamo.
E ciò che pensiamo è, in gran parte, figlio di ciò che scegliamo di ascoltare.
Quindi chiediti: chi stai scegliendo di ascoltare oggi?