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Immagine del redattoreSimone Marchetti

Dove trovare persone stimolanti?

Come spesso si sente dire, siamo la media delle 5 persone che frequentiamo di più. Questa cosa è verissima. Chi va con lo zoppo impara a zoppicare, dice il proverbio. Suppongo l'abbiate visto attorno a voi: quel gruppo di ragazzi che al workshop, in azienda o all'università lavora o studia insieme e nonostante alcuni di loro non sembrino delle cime, riescono comunque a ottenere gli obiettivi, a superare gli esami ed andare avanti. Quelle persone che si allenano insieme o provano a fare una dieta insieme e nel tempo raggiungono i loro obiettivi. Oppure esempi opposti di persone che passano buona parte delle giornate in giro o a fare serata e restano indietro nei progressi lavorativi, di vita e via dicendo.


Ho avuto modo di vedere tutti questi esempi durante i miei anni di formazione sul mondo startup. Workshop, incubatori, incontri con chi ce l’ha fatta, investitori, imprenditori e professionisti di successo che aprivano a noi, ancora sbarbati e senza bussola, gli occhi sul come funzionava veramente il mondo dell’imprenditoria. Ora che ci penso quel contesto è stata un'eccellente finestra su tutti questi fenomeni. In fondo eravamo persone che iniziavano a dover essere responsabili personalmente del raggiungimento dei loro obiettivi, in un contesto scollegato dall'ambiente lavorativo o scolastico precedente, con scadenze giornaliere, indicazioni continue e in fondo una guida quasi costante.


È qui che inizi a vedere chiaramente in che modo le singole azioni ripetute delle persone e delle loro scelte impattano progressivamente sulla loro vita. Inizi a capire perché, a distanza di tempo, alcuni sono dove sono ed altri no.


Altra cosa che inizi chiaramente a comprendere, è l'importanza del gruppo che frequenti, e delle influenze umane che ricevi.


Mi sono soffermato spesso a ragionare sul concetto di influenze umane.


Parlo di influenze e non di semplici compagnie, perché oggi le cose sono un pochino diverse rispetto a 10 anni fa e la presenza dei social nella nostra vita è decisamente più preponderante. Di conseguenza, lo sono anche le influenze umane che il frequentare social media comporta. Che sia l'essere circondati da persone che parlano costantemente di sport e di uscite o da contenuti sui social che promuovono quelle stesse tematiche, il discorso non cambia. Il cibo che stiamo dando alla nostra mente è sempre quello. C'è un lato positivo in tutto questo. Ogni cosa può essere portata a nostro vantaggio, anche l'uso dei social. Mettiamo caso che qualcuno possa porre la questione: "guarda, io vorrei migliorare tanti aspetti di me ma sono circondato da amici che fanno tutto l'opposto di quel che vorrei essere, e tenerli lontani significherebbe restare solo e non avere più nessuno con cui frequentarmi, cosa che nemmeno voglio. Come fare?"


Non tagliare completamente tutte le compagnie è comprensibile. Sarebbe indicato smettere di frequentare persone che non ci portano a nulla di buono in nessun modo possibile e immaginabile, ma ci saranno sicuramente altre persone con le quali nel bene o nel male passiamo tempo piacevole. Va benissimo.


Nel caso però sia fisicamente impossibile frequentare persone che ci spingono a diventare la versione migliore di noi stessi (cercate sempre di essere in un gruppo dove non siate i migliori e nel quale gli altri abbiano le caratteristiche a cui aspirate), i social possono darci una mano, perché quella cerchia sociale di influenze, potete costruirla anche lì.


Seguite chi vi ispira. Seguite chi incarna caratteristiche alle quali aspirate. Seguite chi fa una vita a cui mirate. Qualunque sia il vostro obiettivo, seguite chi ci è già arrivato. Allo stesso modo, rimuovete influenze negative o inutili e disfunzionali.


Ricordate sempre che si tratta di nutrire la vostra mente con degli input. Se sono positivi o meno, dipende da voi.


Alla fine della fiera è verissimo che diventiamo ciò che pensiamo, e il nostro modo di pensare è influenzato anche dagli input che riceviamo.

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